Il deterrente nucleare. Una nozione che ha accompagnato noi boomer per tutta la nostra giovinezza, tra la paura di veder scoppiare una terza guerra mondiale e per giunta atomica, e la speranza che un’eventualità del genere fosse improbabile proprio perché nessuno aveva nulla da guadagnarci ma tutto da perdere; un conflitto nucleare non avrebbe visto vincitori, ma solo devastazione, forse anche la tanto temuta fine del mondo.
Finché il pianeta era diviso in due blocchi, sul filo della paura è regnata una certa stabilità che ha di fatto impedito lo scoppio di una guerra atomica. Termini come “missili”, “corsa agli armamenti”, “potenze nucleari” facevano parte non solo del lessico giornalistico, ma anche del vocabolario quotidiano.
Oggi, invece? Ora che al vecchio ordine mondiale è subentrato un disordine forse policentrico, ma sicuramente caotico, è molto difficile orientarsi anche in questo ambito.
Per chiarirvi le idee, non perdetevi lo speciale sul deterrente nucleare di Séan Isele, che a breve pubblicheremo in due puntate prima in inglese, poi anche in traduzione italiana: il nostro contributo alla riflessione collettiva e al dibattito pubblico su un tema che non deve cadere nel dimenticatoio.